Se da Perugia si va verso sud, per la strada che segue il corso del Tevere, appare improvvisa, là dove la valle si stringe, su un’altura tra il verde e l’azzurro, coi suoi campanili antichi e pietre e tetti mutevoli per colore al volgere delle luci, frammento di medioevo umbro.
In città l’impronta dominante è ancora quella impressa dal secolo XVIII il periodo aureo del comune, l’età in cui fu edificata l’ultima cerchia delle mura che racchiude le precedenti etrusche e romane e all’interno della quale si dette inizio alla costruzione dei tre palazzi della piazza principale.
La Todi più antica era appartenuta agli umbri al confine con gli etruschi di cui fu fiorente centro nei secoli V e IV a.C. ed etrusche sono infatti parte delle prime mura.
Del periodo romano sono notevoli alcuni resti tra cui i nicchioni del Mercato Vecchio.
Dei secoli successivi, quando comincia la decadenza politica della città che la condurrà sotto il dominio Pontificio l’espressione più alta è la chiesa cinquecentesca di Santa Maria della Consolazione appena fuori delle ormai inutili mura.
Piazza del Popolo si apre sul lato del Colle al centro della città di forma allungata definita dai volumi monumentali dei palazzi pubblici e del Duomo. È tra le più singolari realizzazioni comunali umbre. A sud il gotico Palazzo Dei Priori con facciata del 1514, merlato e accompagnato da torre quadrangolare, ad ovest i Palazzi del Popolo e del Capitano che uniti formano il Palazzo Comunale, a nord sopra un-alta gradinata il Duomo. Vicino al Duomo in posizione arretrata rispetto alla linea gli edifici che delimita il lato occidentale della piazza c’è Palazzo Cesi, della prima metà del secolo XV.