Terni

Terni

Secondo capoluogo dell’Umbria sorge alla confluenza del torrente Serra con il fiume Nera; da qui il suo antico nome Interamna, cioè tra le acque.

La sua posizione fisica, in pianura, al centro della penisola, quindi facilmente raggiungibile da ogni dove insieme alla rinomata ricchezza di acqua e alla conformazione sabbiosa del sottosuolo ne hanno fatto fin dalla seconda metà del 1800 un centro industriale di primo ordine; l’acciaieria e la Terninoss per la produzione di acciaio inossidabile e del magnetico. Lo stabilimento di Papigno per la produzione di calciocianamide.

Lo stabilimento di Nera Montoro che produce ammoniaca e fertilizzanti azotati. A Terni è nata pure l’alcantara, una pregiata microfibra. La fibra propilenica e il linoleum.

La fabbrica d’armi e molte industrie tessili sono state un altro vanto di Terni, insieme alla centrale idroelettrica di Galleto che portava la corrente fino a Ventimiglia e permise alla città di essere in ordine di tempo la quarta in Italia ad avere illuminazione pubblica elettrica. La fontana della centrale piazza Tacito con il suo alto pennone d’acciaio dal quale fuoriesce acqua che cade in una vasca ornata dai segni dello zodiaco in mosaico vuole rappresentare come il destino dei ternani sia legato a questi due elementi.

Terni già abitata nell’età del bronzo fu anche un fiorente municipio romano per poi passare fra alti e bassi attraverso tutte le vicende della storia fino alla seconda guerra mondiale,quando e proprio a causa delle sue ricchezze industriali ,subì più di cento bombardamenti che la distrussero quasi del tutto;ecco perché oggi si presenta di aspetto molto moderno anche se qualche rudere del passato è stato risparmiato ed è ancora visibile insieme ad altri che stanno emergendo da scavi effettuati, vedi i resti dell’anfiteatro romano del 32 d.C. e le mura che costeggiano il parco pubblico “la passeggiata” una volta giardino del vescovado; all’interno si trova la chiesa del Carmine,oggi sconsacrata,piccola ma di aspetto molto elegante.

A ridosso del giardino si trova il Duomo, di origine medioevale anche se dei restauri relativamente recenti hanno portato alla luce la più antica facciata romanica. Davanti al Duomo una fontana in travertino rappresenta il Velino e il Nera e ancora si può ammirare l’elegante architettura del Palazzo Bianchini-Riccardi. Da qui, dirigendosi verso il centro, è un susseguirsi di costruzioni varie specialmente di epoca medioevale, perfettamente integrate con costruzioni moderne: due porte d’ingresso alla vecchia città, porta S. Angelo e porta Spoletina

Le due case torri Barbarasa e Castelli appartenute a nobili famiglie ternane, resti di altre torri, archi, sottopassi e piazzette, nonché qualche esempio del vecchio “mardarellu”, le scalette esterne delle case, che ha caratterizzato la Terni di una volta. Il santuario di San Francesco, all’interno del quale c’è la cappella Paradisi, dove per la prima volta vennero affrescate scene del Giudizio Universale di ispirazione dantesca, la chiesa di San Salvatore dell’XI secolo, formata da due edifici di epoche diverse; la chiesa di San Cristoforo ricorda un miracolo che San Francesco operò in quel luogo e vi è conservato il cippo dal quale il Santo parlava. La chiesa di S Antonio da Padova è invece una costruzione moderna, divenuta Santuario nel 2010, cioè da quando ospita i corpi di alcuni protomartiri francescani.

Il patrono di Terni è San Valentino, conosciuto in tutto il mondo come protettore degli innamorati, che fu vescovo di questa città e le cui spoglie sono conservate nell’omonima basilica; nel mese di febbraio, in occasione della sua festa si svolgono molti eventi, tra cui la festa della Promessa dei fidanzati, che richiama gente da ogni parte del mondo. Molti sono anche gli edifici storici: Palazzo Spada, ora sede comunale, in stile rinascimentale, progettato da Antonio da Sangallo il Giovane per il conte Michelangelo Spada, cameriere segreto di papa Giulio III; Palazzo Mazzancolli, sede dell’archivio di stato; Palazzo Gazzoli di stile tardo rinascimentale e sede della pinacoteca comunale che raccoglie opere di autori vari e il museo preistorico ricco si reperti risalenti anche all’età del ferro. Poco distante da Terni, appena imboccata la Valnerina, si può ammirare la cascata delle Marmore, la più alta d’Europa, formata dal fiume Velino che dalla piana reatina si getta nel sottostante fiume Nera, attraverso tre salti per un’altezza complessiva di 167 metri, la cascata seppure creata artificialmente al tempo dei romani, offre uno spettacolo di sublime bellezza.

Poco distante, seguendo il corso del Velino, si arriva al pittoresco lago di Piediluco famoso per la sua eco e per essere un centro sportivo di primaria importanza per il canottaggio.