La città di intatto stampo medioevale che si sovrappone interamente a quello romano,si dispiega sulle pendici del monte Subasio e domina la piana del Topino e del Chiascio. Dire Assisi e dire San Francesco , santo patrono d’Italia, il suo figlio più illustre è tutt’uno. Ogni via, ogni pietra, ogni chiesa qui parla di Lui, nato nel 1181e vissuto per quasi tutta la sua vita, a parte i vari spostamenti che compì in Italia e all’estero,e delle altre persone la cui vita si è intrecciata con la sua,prima fra tutti S. Chiara e poi i suoi molti seguaci.
La città è quasi tutta costruita in pietra bianca e rosa del monte Subasio e per la sua particolare configurazione assume un aspetto molto suggestivo.
La basilica di san Francesco è sicuramente la più imponente chiesa di Assisi, elevata a basilica papale e bene protetto dell’Unesco in quanto patrimonio dell’umanità. La basilica è formata da due chiese, la chiesa inferiore e la chiesa superiore,sovrapposte. La chiesa inferiore conserva il corpo del Santo e di molti suoi seguaci.
Le pareti sono tutto un seguito di affreschi raffiguranti la vita di San Francesco e storie della passione di Cristo, storie di altri Santi e figure allegoriche della Bibbia,tutte di autori famosi tra cui Giotto,Cimabue,Simone Martini e Pietro Lorenzetti. La chiesa superiore di stile gotico è interamente decorata da Cimabue e alcuni suoi seguaci tra cui famosi sono gli affreschi di Giotto. La via San Francesco che dalla basilica conduce in piazza del Comune è delimitata per tutto il suo percorso da case medioevali e palazzi nobiliari.
Il museo civico raccoglie interessanti reperti umbro-romani e resti del foro romano su cui ora sorge il Palazzo dei Priori, sede del Municipio. Sul lato opposto si può ammirare il Palazzo del Capitano del Popolo distinto dalla merlata torre del popolo alla base della quale si trova una pietra con scritte le misure assisane del 300. La chiesa di Santa Maria sopra Minerva è l’antico tempio di Minerva.
La barocca chiesa nuova sorge sui resti della casa dei genitori di San Francesco. Anche il Duomo, dedicato al patrono S. Rufino è ricco di affreschi e statue di autori famosi. La basilica di Santa Chiara venne costruita per ospitare la tomba della Santa,posta nella cripta neogotica,nel sotterraneo della chiesa. L’interno della chiesa conserva affreschi che raffigurano la Santa e la sua vita. Qui si trova pure il crocifisso che, secondo la tradizione, parlò a S. Francesco. La chiesa di S. Maria Maggiore, in piazza del Vescovado, ricorda la rinuncia di S. Francesco ai beni paterni. Fuori dal centro storico ancora tanti luoghi in ricordo del santo.
S. Damiano è sorta nel luogo dove S. Francesco parlò con il Crocifisso e dove poi si insediò S. Chiara con le sue prime seguaci e ove morì. Fuori si può visitare il giardinetto dove S. Francesco compose il Cantico delle Creature. S. Maria di Rivotorto, di stile neogotico, è sorta sull’antico tugurio dove il santo e i suoi compagni vissero per lungo tempo, dando vita alla “Fraternità francescana”. Da sempre questo luogo è custodito dai frati minori conventuali; il santuario è riconosciuto dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
L’Eremo delle Carceri, sulle pendici del monte Subasio, immerso tra faggi e lecci è il santuario sorto sull’antico romitorio dove Francesco e i suoi seguaci si ritiravano in preghiera, approfittando anche delle numerose grotte che permettevano una più profonda meditazione.
La basilica papale di S. Maria degli Angeli, settima chiesa cristiana al mondo per dimensioni, sorge ai piedi di Assisi ed è luogo di grande spiritualità per i molti avvenimenti legati alla vita di Francesco: qui fondò l’ordine; qui si trova il roseto dove il santo si rotolò per vincere il dubbio e la tentazione e dove le rose diventarono senza spine (da allora ebbe origine la “rosa canina assisana” che tuttora fiorisce solo qui) e dove morì in quella che oggi è conosciuta come “cappella del transito”. All’interno della basilica si trova la Porziuncola, la piccola chiesa riparata da Francesco e conosciuta in tutto il mondo, come del resto tutto di Assisi. Pregevoli le opere al suo interno, tutte di autori famosi, che vanno dal Perugino a Della Robbia a Cimabue. L’esterno, rimaneggiato più volte, caratterizzato in origine da un’estrema semplicità fino a trasformarsi in uno stile barocco, è famoso per la sua cupola, alla cui sommità è stata collocata un’imponente statua in bronzo dorato della Vergine, opera dello scultore ternano Guglielmo Colasanti. La città è meta turistica tutto l’anno proprio per il patrimonio religioso, artistico, culturale.