La cittadina, fondata dai Sabini, si trova alla confluenza della Valnerina con il Parco dei Monti Sibillini, alla cui area appartiene.
Di piccole dimensioni e posta a 604 m di altitudine, vanta molti motivi per essere tanto famosa: la presenza di fenomeni carsici da origine a risorgive, conosciute con il nome di “marcite”, permette allagamenti controllati a temperatura costante che consentono la raccolta abbondante di fieno, molto importante per l’attività pastorizia assai diffusa e che nel tempo ha dato origine alla tipica quanto rinomata industria alimentare, qui nata e protetta.
Agli inizi del Medioevo l’antica pratica di allevare maiali ad uso alimentare con tecniche anche di chirurgia ha fatto si che qui nascesse la “Schola chirurgica” che permise ad alcune persone del luogo di eseguire interventi chirurgici sulle persone fino ad allora esclusiva dei monaci, date le loro profonde conoscenze anatomiche. Da qui il diffusissimo termine “Norcineria” per indicare la lavorazione e la vendita dei prodotti derivati dalla carne di maiale, tra cui il più famoso è il prosciutto premiato con il riconoscimento IGP.
Il tartufo nero, le lenticchie, il farro e l’orzo sono prodotti altrettanto rinomati.
Nonostante la sua posizione, non facilmente accessibile, fin dai tempi più remoti è stata ricca di storia e celebre per aver dato i natali a più persone famose, tra cui santa Scolastica e il suo gemello san Benedetto, fondatore del Monachesimo occidentale e patrono d’Europa. Appena varcate le mura della città, di stampo medioevale, si giunge in piazza S. Benedetto, ove si affacciano i più importanti edifici: la chiesa omonima, di architettura gotica che conserva nella cripta i ruderi di una casa romana che si identifica con quella nativa del santo.
La Castellina è un’originale costruzione del Vignola, un tempo sede del governatorato pontificio, conserva al suo interno il Museo civico diocesano. Il Portico delle Misure è un mercato coperto dei cereali che conserva le antiche misure di capacità in pietra. Nel Palazzo Comunale, con portico duecentesco, sono conservate le reliquie di S. Benedetto.
La cattedrale di Santa Maria Argentea ospita alcune opere di autori fiamminghi. Molti sono i motivi che richiamano il turismo durante tutto l’anno, dagli sport invernali alle escursioni estive, le rassegne alimentari fino alla “fiorita di Castelluccio” tra fine maggio e i primi di luglio.
L’imponente e coloratissima fioritura è dovuta al fenomeno provocato dal fosso Mergani che qui si inabissa fino ad una profondità sconosciuta, permettendo questa esplosione della natura come raramente si può vedere altrove.